PROMUOVERE L’APPRENDIMENTO INCLUSIVO COINVOLGENDO GIOVANI E MEDIATORI ATTRAVERSO UN PROCESSO CREATIVO.

Noi di Simpl4all crediamo che non siano i mezzi dell’educazione speciale ad essere speciali, ma le persone stesse!

Bisogni speciali? no, solo cultura per tutti

Photo by Michał Parzuchowski on Unsplash

Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità
Articolo 30 – Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport – Comma 1
Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale e adottano tutte le misure adeguate a garantire che le persone con disabilità:

  • (a) abbiano accesso ai prodotti culturali in formati accessibili;
  • (b) abbiano accesso a programmi televisivi, film, spettacoli teatrali e altre attività culturali, in formati accessibili;
  • (c) abbiano accesso a luoghi di attività culturali, come teatri, musei, cinema, biblioteche e servizi turistici, e, per quanto possibile, abbiano accesso a monumenti e siti importanti per la cultura nazionale.

La cultura accessibile è un concetto che si riferisce alla possibilità di fruire dei beni culturali da parte di tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità fisiche, sensoriali o cognitive. Questo concetto è strettamente correlato all’idea di inclusione sociale, perché l’accesso alla cultura è un diritto fondamentale e deve essere garantito a tutti.

La cultura accessibile può assumere molte forme: dalla presenza di rampe e ascensori negli edifici culturali, all’utilizzo di tecnologie assistive per migliorare l’esperienza dei visitatori con disabilità sensoriali, all’organizzazione di visite guidate per persone con disabilità cognitive per arrivare alla produzione di materiali in linguaggio semplice. In generale, si tratta di eliminare qualsiasi barriera rendendo la cultura accessibile 4all.

Una cultura accessibile non solo permette alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla vita culturale della comunità, ma anche di arricchirla con le loro esperienze e conoscenze. Inoltre, la cultura accessibile è importante anche per le persone anziane o con problemi temporanei di mobilità o di salute, per persone con bassa scolarizzazione o per persone temporaneamente residenti all’Estero che potrebbero avere difficoltà ad accedere a determinati luoghi culturali o a fruire di determinati contenuti.

Per promuovere la cultura accessibile, sono necessarie alcune azioni concrete. In primo luogo, gli spazi culturali devono essere progettati in modo da essere fisicamente accessibili a tutti. Inoltre, gli operatori culturali devono essere formati sulla cultura accessibile e sui bisogni specifici delle persone con disabilità. Ciò significa che i musei, le biblioteche e gli altri luoghi culturali devono assumere personale specializzato per accogliere e assistere i visitatori con disabilità ma non solo: dovrebbero anche dotarsi di materiali redatti in linguaggio semplice comprensibili a tutti, dai bambini agli anziani. Infine, è importante considerare l’importanza dell’accessibilità dei contenuti culturali digitalmente. La cultura digitale sta diventando sempre più importante, ma per le persone con disabilità sensoriali o cognitive può essere difficile accedere ai contenuti. Gli operatori culturali dovrebbero quindi assicurarsi che i loro siti o piattaforme digitali ed i loro contenuti siano accessibili a tutti.

Ci sono molti esempi positivi di cultura accessibile in tutto il mondo. Ad esempio, il Museo del Louvre a Parigi ha implementato una serie di azioni per migliorare l’accessibilità, tra cui l’installazione di ascensori e la creazione di percorsi tattili per le persone con disabilità visive. Inoltre, il museo offre visite guidate in lingua dei segni e tour dedicati per le persone con disabilità uditive. Anche in Italia ci sono esempi di cultura accessibile. Ad esempio, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha implementato un progetto denominato “MANN inclusivo”, che prevede la creazione di un percorso di visita accessibile per le persone con disabilità sensoriali e cognitive. Il percorso comprende l’utilizzo di audioguide, guide in lingua dei segni e l’installazione di pannelli tattili per le persone con disabilità visive. Inoltre, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha adottato una serie di azioni per rendere i suoi spazi e contenuti accessibili a tutti. Tra queste azioni vi sono la creazione di una sezione dedicata ai libri in Braille, l’installazione di un ascensore accessibile e la formazione del personale sulla cultura accessibile.

Bisogni speciali? no, solo cultura per tutti

Il progetto Interreg Central Europe “Come-In!”, Entrate!, conclusosi nel 2019 di cui Enaip FVG e Progettoautismo fvg sono stati partner, ha riunito sei paesi dell’Europa centrale al fine di compiere uno sforzo collettivo inteso a incrementare il numero di visitatori di musei di piccole e medie dimensioni rendendoli più accessibili a persone con disabilità e a sensibilizzare sull’importanza dell’inclusione e dell’accessibilità.

Sulla scia dello slogan «niente su di noi, senza di noi», musei di Italia, Austria, Croazia, Slovenia, Germania e Polonia hanno collaborato con associazioni di disabili, accademici, istituti di formazione e responsabili delle politiche per definire standard transnazionali volti a migliorare l’accessibilità dei musei. A Udine, è stato reso completamente accessibile il Museo Archeologico del Castello grazie alla collaborazione con Progettoautismo fvg.

L’accessibilità è un processo, e il progetto “Come-In!” ha sostenuto e sostiene tale processo favorendo relazione con il patrimonio culturale attraverso nuove modalità multisensoriali, promuovendo musei inclusivi in cui non vi sono esigenze speciali, ma semplicemente cultura per tutti, 4all.

Il progetto ha portato all’elaborazione delle linee guida “Come-In!”, una serie di standard qualitativi volti ad aiutare i musei a migliorare la loro accessibilità e a promuovere l’accesso alla cultura mediante approcci innovativi. Basandosi su queste linee guida è stata sviluppata un’apposita etichetta COME-IN!, che certifica il livello di accessibilità di un museo e garantisce la sua osservanza degli standard, un’etichetta che auspichiamo molti musei possano acquisire. Oltre alle linee guida sono stati realizzati un manuale per gli operatori museali, convegni e conferenze sull’accessibilità museale, un Report sull’accessibilità in Central Europe, mostre multisensoriali ed accessibili a tutti.

In Friuli Venezia Giulia inoltre, all’esito di questa progettualità, è nata la Legge Regionale 10/2018 “Principi generali e disponibilità attuative per l’accessibilità”, un grande risultato di rete sul territorio che ha portato importanti ricadute per l’accessibilità dei siti museali sul territorio regionale.

Diventa dunque sempre più urgente e fondamentale creare appositi strumenti per far sì che qualunque ente culturale, e non solo, possa dotarsi di materiali accessibili in linguaggio semplice, garantendo a tutti il diritto fondamentale di poter accedere alla cultura e, a più ampio raggio, allo studio ed alla formazione.

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